Negli ultimi trent’anni la situazione della nautica ha avuto notevoli evoluzioni e il Consiglio dell’ASDEC ha recepito il cambiamento aggiornando il proprio regolamento di certificazione.
In base alle nuove linee guida sono “certificabili” e iscrivibili al “Registro Storico Nautico” (e quindi considerate parte di quel patrimonio nautico che riteniamo debba essere tutelato):
- le barche d’epoca, così definite in base all’anzianità, che è di 25 anni per le barche in materiali classici (legno e metallo) e di 50 anni per le barche in materiali moderni (compositi sintetici)
- le barche classiche, categoria che include barche di qualunque tipologia e materiale che, pur non avendo l’anzianità sufficiente per essere definite barche d’epoca, possiedono caratteristiche di progetto, di cultura, di tradizione tali da conferire loro un cospicuo significato storico.
Rientrano in questa categoria:
(i) le riproduzioni, singole o di serie, di progetti d’epoca;
(ii) i nuovi progetti con design di ispirazione tradizionale, comunemente definite “spirit of tradition” o “new classic”;
(iii) le imbarcazioni in materiali sintetici che abbiano compiuto 25 anni di età e che il Consiglio Direttivo dell’ASDEC riconosca meritevoli di valorizzazione e tutela in considerazione de:
a. l’importanza e la qualità di costruzione;
b. la notorietà del progettista;
c. la loro importanza storica e culturale
Si tratta di criteri decisamente più “inclusivi” di quelli precedentemente in vigore ed è quindi giusto vigilare perché non diventino troppo generici, finendo per annacquare il concetto di valore storico e per svalutarne il significato. Per questo viene lasciata al Consiglio dell’ASDEC la decisione finale in merito all’ammissibilità di ogni barca alla certificazione.
Riteniamo di adempiere con questo a uno scopo primario della nostra associazione: incoraggiare il recupero e la conservazione del patrimonio nautico italiano.
UN ESEMPIO DA SEGUIRE: IL RESTAURO DELLA CLASSICA
RIVA CARIBE “UFO”
Il restauro di UFO può essere considerato un fantastico “laboratorio di sperimentazione” che può contribuire ad avviare una nuova stagione di recupero di molti cruiser e open varati dai primi anni settanta fino ai primi anni novanta.
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